Seite 6 von 8
Parte I, Capitolo XXXI - Dei piacevoli ragionamenti che seguirono tra don Chisciotte e il suo scudiere Sancio Panza con altri successi.
Sancio Panza e Don Chisciotte.
Buch kaufen
SANCIO PANZA: Non la lesse [la lettera], perchè disse che non sapeva nè leggere nè scrivere, anzi la stracciò in minutissimi pezzi, dicendo che non la volea dare a leggere a chicchessia, affinchè non si divulgassero i suoi segreti per lo paese, e che le bastava quanto avea da me inteso riguardo all’amore che le porta vossignoria, e alla penitenza che sta facendo per lei. Mi ordinò finalmente che le dicessi che le baciava le mani, e che aveva voglia molto maggiore di vederla che di scriverle; e che perciò lo supplicava e gli comandava che vista la presente, senza indugiare un momento, si partisse da queste brutte montagne, nè facesse altre pazzie, ma si avviasse subito subito al Toboso, semprechè non la ritenessero affari di somma importanza, perchè avea gran desiderio di vedere vossignoria. Le dirò che le scapparono molte risa quando intese che ella si chiama il cavaliere dalla Trista Figura; ed avendole io chiesto se erasele presentato il Biscaino da lei malconcio, mi rispose che sì, e che lo ha riconosciuto per uomo molto dabbene; e la stessa dimanda le feci riguardo ai galeotti, ma mi assicurò che fino a quel punto non erano ancora comparsi.